I
numeri di morti a causa del fumo della sigaretta e del tabacco in genere sono
da Olocausto: circa 6.000.000 di persone all’anno nel mondo muoiono a causa del
fumo.
In Italia attualmente il fumo causa circa 80.000 morti all’anno e più del 25% coinvolge persone tra i 35 ed i 65 anni di età. Di questi decessi, 40.000 sono per cancro polmonare, 15.000 per malattie respiratorie croniche, 22.000 per malattie cardiovascolari.
In Italia attualmente il fumo causa circa 80.000 morti all’anno e più del 25% coinvolge persone tra i 35 ed i 65 anni di età. Di questi decessi, 40.000 sono per cancro polmonare, 15.000 per malattie respiratorie croniche, 22.000 per malattie cardiovascolari.
Secondo i recenti dati Istat, nel nostro Paese la dipendenza
dal fumo riguarda soprattutto i giovani. Tra i soggetti di sesso maschile vi
sono più fumatori nell’età compresa tra i 25 e i 34 anni, mentre tra le donne sono
quelle tra i 20 e i 24 anni a fumare di più. Circa il 70 per cento dei fumatori
prova la prima sigaretta dai 15 ai 17 anni. Ma un dato allarmante riguarda la
percentuale, di quasi il 14 per cento, dei giovani che iniziano a fumare
addirittura prima dei 15 anni.
Dati
scientifici dimostrano che fumando 20 sigarette al giorno il fumatore introduce
nell’organismo 70.000 carichi di nicotina. Questa sostanza, oltre a provocare
assuefazione, una volta inalata raggiunge il cervello in 7 secondi provocando
modificazioni nella sua attività. La nicotina contiene oltre 2.000 sostanze
tossiche, che derivano dalla simultanea combustione del tabacco e dei suoi
conservanti.
le sigarette procurano
danni ai polmoni
|
Il fumo inoltre provoca il restringimento dei vasi
sanguigni favorendo l’insorgenza dell’aumento della pressione arteriosa, ed è
anche causa dell’ invecchiamento precoce della pelle. Tra le altre conseguenze,
si indeboliscono le difese immunitarie, diminuisce notevolmente la libido, si
incorre alla caduta dei capelli e al danneggiamento dei denti, ma soprattutto
fumare accorcia la vita. Una persona che fuma 10-20 sigarette al giorno
“brucia” 10-15 anni della sua esistenza. Il fumo è anche responsabile dei
tumori a: cavità orale, faringe, laringe, vescica, esofago, rene, pancreas,
collo dell’utero. I neonati di madri fumatrici di
solito pesano di meno e hanno un rischio di mortalità perinatale più elevato rispetto a quelli nati da madri non fumatrici.
solito pesano di meno e hanno un rischio di mortalità perinatale più elevato rispetto a quelli nati da madri non fumatrici.
Anche
quella che può sembrare una semplice incuria, ossia buttare per terra mozziconi di sigarette, causa danni
all’ambiente per via delle sostanze tossiche contenute nelle sigarette.
i mozziconi di sigarette creano rifiuti tossici per l’ambiente |
Smettendo di fumare si ha un miglioramento della
respirazione, si riscoprono sapori,
profumi, si hanno maggiori prestazioni nelle attività fisiche. Migliora
anche l’aspetto personale e l’autostima, denti più bianchi, pelle più fresca,
alito gradevole, spariscono i cattivi odori dai vestiti e dagli ambienti. Le
donne non fumatrici ritarderanno l’età della menopausa rispetto a quelle
fumatrici e gli uomini non fumatori avranno una considerevole riduzione di
rischio di impotenza. Non fumando, oltretutto, si ha un notevole risparmio
economico, e migliora la nostra immagine agli occhi di chi ci circonda. E
allora, perché mandare in fumo la
nostra salute?
Salvatore Cifalinò
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