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Informazioni personali

Dottore in Scienze dell'educazione e della formazione.
Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine dei giornalisti di Sicilia e all' European Journalists Association.

Graduated in Education and forming Science.
Freelance journalist, Sicily’s order of journalists and European Journalists Association member.
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e-mail: s.cifalino@alice.it

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ARTICOLI - ARTICLES


venerdì 1 dicembre 2017

IL CASTELLO ARABO-NORMANNO DI CALATABIANO IN SICILIA


“ STORIA, CULTURA E PAESAGGIO MAGICO DELLA SICILIA”

Sulla costa della Sicilia orientale, a pochi chilometri da Taormina e distante da Catania appena 30 kilometri spicca  il sito archeologico del castello di Calatabiano. I lavori di restauro, finalizzati al recupero e alla promozione turistica e culturale del sito, hanno compreso diverse importanti opere; fra queste, oltre al percorso storico-archeologico, la realizzazione di stupende sale riunioni che possono ospitare convegni ed eventi culturali di altissimo livello.

Il Castello si può raggiungere a piedi percorrendo un sentiero o, in pochi minuti, con un grande ascensore panoramico inclinato - il più grande in Sicilia - dal quale già appare un fantastico paesaggio da cui si possono ammirare  la vallata in cui scorre il fiume Alcantara, il golfo di Naxos e il più  grande vulcano attivo d’Europa: l’Etna.
Durante gli scavi archeologici, curati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania, sono venuti alla luce reperti che hanno permesso di individuare un preesistente insediamento greco- romano, che i bizantini successivamente hanno fortificato per difendersi dagli arabi i quali, tuttavia, lo conquistarono saccheggiandolo e lo chiamarono “Kalaat-al Bian (rocca di Biano).
Sala Cruyllas
Dopo il periodo normanno-svevo,  angioino e aragonese, il castello passò nelle mani della famiglia spagnola Cruyllas che, nel XIX secolo, quando ormai era abbandonato, ritornò ai vescovi e quindi alla diocesi di Acireale, provincia di Catania, che ne ha voluto il recupero.
Durante i lavori di reupero è stato impiegato anche un asino, oltre che un elicottero, per trasportare i materiali sulla rocca.
                                                                                                     
                                                                           
  Salvatore Cifalinò
                                                                                 


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