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Informazioni personali

Dottore in Scienze dell'educazione e della formazione.
Giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine dei giornalisti di Sicilia e all' European Journalists Association.

Graduated in Education and forming Science.
Freelance journalist, Sicily’s order of journalists and European Journalists Association member.
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e-mail: s.cifalino@alice.it

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ARTICOLI - ARTICLES


martedì 3 ottobre 2017

OSPEDALE DI ACIREALE. INTERVISTA ALLA DOTTORESSA IRENE STEVANI SUL MORBO DI ALZHEIMER.

una seduta di "Danza Movimento Terapia"

“PROMUOVERE BENESSERE PSICO-FISICO E MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA DEI PAZIENTI E DEI CAREGIVERS
La dott.ssa Irene Stevani
 Nella medicina esistono forme di patologie con diversi aspetti e vari sintomi e secondo l’eziologia della malattia possono essere colpiti uno o più organi del nostro corpo. Tra le patologie che interessano il cervello vorremmo descrivere il morbo di Alzheimer, provocato da una neuro degenerazione del cervello. Certo è che questa invalidante patologia non è facilmente identificabile in quanto i sintomi che si manifestano inizialmente sono subdoli e, qualche volta, possono essere non riconosciuti. In questi pazienti viene a crearsi un comportamento inappropriato verso gli altri; si perde il controllo delle proprie azioni in modo lento e progressivo; si può avere amnesia anterograda, incapacità di nominare gli oggetti pur riconoscendoli. Il morbo di Alzheimer sta diventando un problema crescente nel mondo anche perché l’odierna medicina non ha trovato ancora un rimedio farmaceutico idoneo a curare questa malattia, ma a rallentarne il processo invalidante. Quando si verificano questi casi il nucleo familiare del paziente viene sconvolto. Per questi motivi nei reparti ospedalieri esistono centri specializzati che si sono attrezzati a creare degli spazi adatti a questi pazienti cercando non solo di tenerli occupati ma anche di aiutarli a rallentare il decorso della patologia attraverso diverse attività come la riabilitazione cognitiva, la musicoterapia, la “D.M.T” (Danza Movimento Terapia) e altre attività occupazionali. Un messaggio musicale giunge immediatamente al cervello e nell’animo di chi ascolta. In tanti campi della medicina è stata adottata la musicoterapia, ed è stato provato che pazienti, anche in stato comatoso, si sono risvegliati ascoltando delle musiche da loro preferite. Per i pazienti affetti dal morbo di Alzheimer la musicoterapia rallenta il processo del deterioramento cerebrale. La musica possiede una filosofia della comunicazione che, attraverso i suoni, accordi, armonie, ritmi di ogni genere, suscitano nell’ascoltatore ogni tipo di emozioni. Il “Centro Diurno Alzheimer” del distretto di Acireale ha inserito delle attività di sostegno nei confronti dei familiari affetti dal morbo di Alzheimer. La dottoressa Irene Stevani, che nello specifico si occupa di Danza Movimento Terapia, ci illustra come questa disciplina sia importante per aiutare le persone che devono occuparsi degli ammalati di Alzheimer. “Lavorando con persone colpite da questa patologia - spiega la dottoressa Stevani - ci siamo resi conto dell’importanza di farci carico anche di chi è deputato ad accudire l’ammalato, dato che la persona affetta da questa patologia vede piano piano sfiorire le sue capacità cognitive. Il familiare, se non sostenuto a sua volta, non riesce più ad essere di aiuto e spesso cade in depressione; la Danza Movimento Terapia, essendo una disciplina che aiuta a scaricare lo stress, è di grande sostegno al nucleo sociale dell’ammalato”.

                                                                                            Salvatore Cifalinò
                                                                                        

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